Canada 2012
A volte i sogni diventano realtà e questo viaggio ne
è l'esempio. Fin da piccola ho sognato le terre lontane del
Canada dove la natura è sconfinata e gli animali liberi della
loro vita. Nei miei sogni è sempre stato li tanto bello ma tanto
lontano e stento ancora a credere che abbiamo pedalato proprio in
queste terre lontane.
Abbiamo percorso 2360 km in 24 giorni di pedalata partendo dalla
regione dell'Alberta attraversando la British Columbia e rientrando in
Alberta.
Il nostro viaggio è iniziato a Banff per poi attraversarsare il
Parco di Banff e Jasper, questi lunghi in totale 300 km circa percorsi
totalmente immersi nella natura utilizzando per le nostre fermate i
campeggi del Parco tipici del Canada.I paesaggi sono spettacolari e
ancora di più il poter vedere da vicino ogni sorta di animale
dai cervi ai fantastici quanto temuti orsi. La nostra strada ha
continuato poi verso Prince George dove ci aspettava il nostro
quadrivio. Da qui potevamo scegliere se puntare a nord verso lo Yukon
oppure a sud verso Vancouver o, come ci eravami prefissati dritti verso
Prince Rupert. Beh non c'è bisogno di chiederselo abbiamo
continuato la nostra avventura come l'avevamo programmata ormai Prince
Rupert era nei nostri pensieri. Ne i passi vicino ai ghiacciai a 3°
C di temperatura , ne le piogge frequenti potevano far si che
cambiassimo idea.
Una volta arrivati avevamo l'idea di imbarcarci per l'Isola di
Vancouver attraversando l'Inside Passage ma sapevamo che il traghetto
partiva solo alla mattina presto e non tutti i giorni così
abbiamo fatto tappe più corte in modo di arrivare alla sera nei
pressi del porto giusti per partire l'indomani. La traversata è
considerata una favola dove si possono vedere balene e delfini da
questa nave tutta di vetrate apposta per la visione dell'oceano.Il
tutto dura 10 ore e il tempo è pessimo piove e la nebbia
impedisce di goderci la spettacolo del posto ma ci ha riservato la
sorpresa di vedere , se pur di sfuggita due orche. Attraversata l'isola
ritraghettiamo sulla terra ferma direttamente a Vancouver, una
città spettacolare pedalare nelle sue strade è come
essere in un film...beh questa sensazione me la sono portata dentro
tutto il viaggio d'altronde dai bar ai supermercati tutto è
nettamente americano ed è proprio come in un film tutti i
giorni. A Vancouver non ci siamo potuti fermare a lungo anzi in
realtà ci siamo fermati giusto il tempo di trovare la stazione
dei treni a lunga percorrenza per poi ripartire alla volta di Kamloops.
Abbiamo cosi fatto circa 400 km con il treno ma se no non saremmo
arrivati in tempo per prendere l'aereo. L'organizzazione è
stupefacente nonostante siamo arrivati senza prenotazione e senza
scatolone per le bici ci hanno caricato lo stesso e i vagoni sono molto
belli e puliti sono veramente efficenti. La nostra dose di fortuna
l'abbiamo avuta anche questa volta visto che questo treno passa solo 3
volte alla settimana e quello era l'ultimo giorno.
Dopo di che via verso un' altra pedalata alla scoperta di un altro
tratto di Canada. Devo ammettere che questo viaggio ce lo siamo goduti
e aggiungo che in più di una occasione la tentazione di non
tornare ma di scoprire altri angoli nascosti di quel territorio
incantato era forte ma gli affetti e la consapevolezza dei propri
impegni ha avuto il sopravvento.
Non ci siamo fatti mancare niente abbiamo pedalato a fianco di immensi
ghiaccai, in riva all'oceano sotto l'acqua e sotto il sole. Mangiato
dei super panini e bevuto tazzoni di caffè americano. Abbiamo
provato cosa vuol dire attraversare una città immensa ma anche
pedalare per chilometri senza incontrare nessun tipo di costruzione
immersi completamete nella natura. Per non parlare degli avvistamenti
di animali selvatici dai nostri amici scoiattoli presenti praticamente
ovunque a cervi, daini, mufloni,foche,orche ma anche aquile americane e
falchetti o ancora orsi bruni ma il regalo più bello è
stato poter vedere da vicino la mamma grizzli con tre cuccioli,
tranquilli intenti a cibarsi delle loro amate bacche.Certo le
precauzioni le abbiamo prese dallo spray anti orso al campanellino o
ancora ai petardi segnalatori. Ma tutto questo ha fatto si che fosse il
viaggio come avevo sempre sognato, un enorme sogno ad occhi aperti tanto per me quanto per Roberto.